LEZIONE 3: PRONUNCIA DELLE CONSONANTI
Le consonanti tedesche si pronunciano come in italiano, tranne:
1) C
Quando seguita da E o I si pronuncia come una Z, cioè con il suono "ts".
ESEMPIO:
Cicero PRONUNCIA: zìzero (TRADUZIONE: Cicerone, personaggio storico)
Le parole che iniziano per C + E/I sono molte poche, infatti questa lettera è in questi casi sostituita dalla Z.
ESEMPI:
Zentrum PRONUNCIA: zèntrum (TRADUZIONE: centro della città)
Zitrone PRONUNCIA: zitròne (TRADUZIONE: limone)
Altrimenti, quando seguita da A, O e U oppure una CONSONANTE, si pronuncia come una "K".
ESEMPIO:
Caroline PRONUNCIA: carolìne (TRADUZIONE: Carolina )
2) D e T
Secondo la regola corretta, si pronunciano con un suono più dentale rispetto all'italiano, e cioè come in inglese. In alcune zone di lingua tedesca, però, non è raro sentirle pronunciare tali e quali all'italiano.
3) G
Si pronuncia sempre con un suono gutturale come nell'italiano "gatto", anche quando seguita da E ed I oppure quando finale di parola.
ESEMPI:
Genau PRONUNCIA: ghenàu (TRADUZIONE: esatto)
Genug PRONUNCIA: ghenùg (TRADUZIONE: abbastanza)
4) H
Quando iniziale di parola, è sempre ASPIRATA. All'interno di una parola, invece, è di solito MUTA.
ESEMPI:
Herz la h è aspirata (TRADUZIONE: cuore)
Gehen la h è muta (TRADUZIONE: andare)
L' H all'interno di una parola si aspira solo se la parola è formata da due (o più) vocaboli posti insieme, e uno di loro inizia per H aspirata.
ESEMPI:
Freiheit è formata da FREI + HEIT→ la h è aspirata (TRADUZIONE: libertà)
Osterhase è formata da OSTER + HASE → la h è aspirata (TRADUZIONE: coniglio pasquale)
5) J
Si pronuncia come una I.
ESEMPIO:
Januar PRONUNCIA: iànuar (TRADUZIONE: gennaio )
6) Q
QU si pronuncia "QV".
ESEMPIO:
Qualle PRONUNCIA: qvàlle (TRADUZIONE: medusa )
7) R
Si pronuncia come una R moscia, come in francese.
Quando segue una vocale (tranne la A), si pronuncia AR:
ESEMPI:
Fernseher PRONUNCIA: fèarnsear (TRADUZIONE: televisore)
Pfirsich PRONUNCIA: fìarsish (TRADUZIONE: pesca, cioè il frutto)
Questa regola è seguita anche nelle parole monosillabiche:
ESEMPI:
Dir PRONUNCIA: dìar (TRADUZIONE: a te)
Nur PRONUNCIA: nùar (TRADUZIONE: solamente)
Er PRONUNCIA: èar (TRADUZIONE: egli)
Der PRONUNCIA: déar (TRADUZIONE: il/lo)
Se però ER è finale di una parola non monosillabica, al posto di "EAR" si pronuncia "AR":
ESEMPI:
Händler PRONUNCIA: hèndlar (TRADUZIONE: commerciante)
Feuer PRONUNCIA: fòiar (TRADUZIONE: fuoco)
8) S
Davanti ad una vocale, si pronuncia SEMPRE come la "s dolce" dell'italiano "rosa", cioè con un suono simile alla "Z" inglese (simbolo fonetico: [z]). Questo vale anche per la S+ vocale iniziale di parola.
ESEMPIO:
Super PRONUNCIA: [z]ùpar
Invece, davanti a una consonante o quando finale di parola, si pronuncia S sorda come nell'italiano "sasso" (simbolo fonetico: [s]).
ESEMPI:
Das PRONUNCIA: da[s] (TRADUZIONE: il/lo)
Westen PRONUNCIA: vè[s]ten (TRADUZIONE: ovest)
Ma...
In S + consonante iniziali di parola, la S si pronuncia sempre SC come nell'italiano "sciarpa" o come nell' SH inglese.
ESEMPI:
Stark PRONUNCIA: shtark (TRADUZIONE: forte)
Sprechen PRONUNCIA: shprèscien (TRADUZIONE: parlare)
Esiste a questo proposito una cosa interessante da imparare: si prenda come esempio il verbo STEHEN (stare in piedi), che, essendo un verbo con S + consonante iniziali di parola, si pronuncia letteralmente Shtéen (col suono "SC" come nell'inglese "SHINE").
Questo verbo dà origine a molti composti come:
VERSTEHEN = capire
In quest'ultimo verbo è presente S + consonante all'interno della parola, e non come iniziale. Quindi la S andrebbe pronunciata S sorda, come abbiamo detto. Invece, si pronuncia come l' "SH" inglese perché il verbo è derivato da STEHEN, e quindi ne conserva la pronuncia originale: Fershteéen.
Questa regola vale per tutti i verbi e per tutte le parole che derivano da altri verbi o altre parole che iniziano per S + consonante.
ESEMPIO:
Schornstein = camino
Questa parola è formata dai vocaboli: SCHORN + STEIN. Poiché la parola "STEIN" (pietra) inizia per S+ consonante iniziali di parola, si pronuncia: shtàin.
Per questa ragione "Schornstein", che vi deriva, ne conserva la pronuncia: Schoarnshtàin.
9) V
Si pronuncia "F" nelle parole di origine tedesca.
ESEMPIO:
Vogel PRONUNCIA: fògel (TRADUZIONE: uccello)
Si pronuncia però come una "V" nelle parole di origine straniera.
ESEMPIO:
Vase PRONUNCIA: vàse (TRADUZIONE: vaso)
10) W
Si pronuncia "V" come in italiano.
ESEMPIO:
Krankenwagen PRONUNCIA: krankenvàghen (TRADUZIONE: ambulanza)
11) Y
Normalmente si pronuncia "IU", ma si pronuncia "I" quando preceduta da una vocale:
ESEMPI:
Physik PRONUNCIA: fiusìk (TRADUZIONE: fisica)
Bayern PRONUNCIA: bàyern (TRADUZIONE: Baviera)
12) Z
Si pronuncia SEMPRE molto "tagliente". Quindi, attenzione a non sbagliarsi! Non si pronuncia come nell'italiano "zanzara" (simbolo fonetico: [dz]) ma come nell'italiano "tazza" (simbolo fonetico: [ts]):
ESEMPIO:
Mozart PRONUNCIA: Mò[ts]art
Aggiunte
Oltre alle regole appena spiegate, ve ne sono poi ancora altre, molto importanti, sulla pronuncia delle consonanti in tedesco:
1) Alcune consonanti cambiano suono quando FINALI DI PAROLA. Sono la B, la D e la G:
- B si pronuncia P
Kalb PRONUNCIA: kalp (TRADUZIONE: vitello)
- D si pronuncia T
Und PRONUNCIA: unt (TRADUZIONE: "e" congiuzione)
- G si pronuncia K
Betrug PRONUNCIA: betrùk (TRADUZIONE: inganno)
2) Nei NUMERI che finiscono per "IG", la G si pronuncia con un suono tra la "SC" dell'italiano "sciarpa" ("SH" inglese come in "FISH ") e la "J" spagnola di "José".
ESEMPIO:
Zwanzig PRONUNCIA: tsvàntsish (TRADUZIONE: venti)
Questa regola può essere seguita anche dai nomi comuni e dagli aggettivi che terminano per IG, ma in realtà in questi ultimi vocaboli non è obbligatorio, e la G può anche essere pronunciata con un suono GUTTURALE:
ESEMPI:
Selig PRONUNCIA: [Z]élish o [Z]élig) (TRADUZIONE: felice)
König PRONUNCIA: Koènish o Koènig (TRADUZIONE: re)
3) "CH" presenta due pronunce diverse:
- se preceduto da A, O o U si pronuncia con un suono molto aspirato, simile alla "J" spagnola di "José".
ESEMPI: NACH, NACHT, HOCH, ecc.
- se preceduto da E, I o una vocale con sopra il segno UMLAUT (Ä, Ö o Ü), si pronuncia con un suono più dolce, fra la "SC" dell'italiano "sciabola" e la "J" spagnola di "José".
ESEMPI: ICH, RICHTIG, RECHT, ecc.
Le regole appena spiegate sulla pronuncia di "CH" valgono anche nel caso in cui fra il "CH" e la VOCALE che lo precede sia interposta una consonante (o più consonanti):
ESEMPIO: MÄDCHEN (ragazza)
In questa parola Ä e CH sono separate dalla D. Tuttavia, CH è pur sempre preceduto da una vocale con la UMLAUT (i due puntini), non importa anche se non immediatamente adiacente; quindi si pronuncia lo stesso con un suono più dolce, come vuole la regola.
4) "SCH" si pronuncia come "SC" dell'italiano "sciabola".
ESEMPIO:
Schauder PRONUNCIA: sciàudar (TRADUZIONE: brivido)
5) "TSCH" si pronuncia come la "C" dell'italiano "ciao".
ESEMPI:
Deutsch PRONUNCIA: dòich (TRADUZIONE: tedesco)
Entschuldigung! PRONUNCIA: enciùldigung (TRADUZIONE: scusi!)
6) "PH" si pronuncia "F".
ESEMPIO:
Philosophie PRONUNCIA: filosofì (TRADUZIONE: filosofia)
7) "TIO" si pronuncia "ZIO".
ESEMPIO:
Nation PRONUNCIA: naziòn (TRADUZIONE: nazione)
8) "PF" si pronuncia come si scrive, ma la P è talmente poco marcata che il suono che ne risulta è come se fosse solo "F".
ESEMPIO:
Pfeife PRONUNCIA: fàife (TRADUZIONE: pipa)